venerdì 1 novembre 2019

La dignità della donna - Taverna 27 ottobre 2019


La dignità della donna
Taverna 27 ottobre 2019

            Gli ultimi cento anni hanno visto la popolazione mondiale crescere sempre di più fino ad arrivare oggi a otto miliardi di persone. Nel 1975 eravamo quattro miliardi. Quanti saremo fra cinquant'anni con questo ritmo di crescita? Ora la globalizzazione procede velocemente su base competitiva, e questo comporterà inevitabilmente conflitti pericolosi e squilibri planetari. Non dimentichiamo che negli ultimi 3.550 anni ci sono state sempre guerre con l'eccezione di soli 280 anni di pace.
            Questi conflitti sono sorti perché da millenni i maschi sono stati i capi politici, religiosi e militari. Essi hanno schiavizzato la donna costringendola a ruoli marginali nella società. La cultura maschilista ha portato la terra alla desolazione presente, che potrà solo peggiorare senza un'inversione totale di tendenza che solo le donne possono attuare.
            La dignità della donna, basata sulla sua libertà, prima di tutte quella di procreare, millenni fa era alla base della società nella Prima Italia, oggi Calabria, e fu riconosciuta e praticata da Pitagora a Crotone. Egli affermava addirittura che la donna aveva una maggiore dignità dell'uomo che le proveniva direttamente dalla divinità e le consentiva di praticare spontaneamente la giustezza: diversamente dagli uomini, cioè, lei faceva sempre parti uguali per tutti. Perciò la donna era più degna degli uomini di fare le offerte alla divinità, consistenti in focacce di farina e miele impastate con le proprie mani. Il sacrificio cruento di animali, che era comunemente praticato dai maschi, non era ammissibile per Pitagora.   
            Questa solenne celebrazione della dignità della donna avviene a Taverna, dove, ai tempi della Magna Grecia, le donne erano libere e all'arrivo del dio Dioniso abbandonavano casa, spola, telaio e focolare per seguire il dio al grido di evviva: evoè!
            Da Taverna noi vogliamo proclamare oggi l'Era della Donna: bisogna che le donne di tutto il mondo vadano realmente ai governi per fare della terra la casa comune e felice di tutti i viventi. Solo le donne hanno le energie etiche e morali necessarie per smantellare gli arsenali militari, proibire la fabbricazione di nuove armi, fermare la crescita della popolazione e distribuire ai popoli le enormi risorse finanziarie oggi divorate dagli armamenti.
            L'incontro di Taverna vuole anche essere un riconoscimento e una domanda di perdono rivolta a tutte le donne che nella storia sono state schiavizzate, uccise, stuprate, sfruttate, vendute, prostituite, malmenate, offese e oltraggiate. Le loro infinite sofferenze si tramutano oggi in grandi energie che molte donne ignorano di possedere. Il cuore del nostro messaggio è un'esortazione a tutte le donne perché prendano coscienza del loro compito e della loro capacità di destabilizzare questo mondo violento per trasformarlo in un mondo di pace. Siamo profondamente convinti che, senza il deciso e massiccio intervento delle donne a tutti i livelli politici, religiosi e finanziari, il mondo finirà male: migliaia di anni di storia lo dimostrano.

IL TERZO MILLENNIO

Sorge sull’orizzonte della storia
il tempo nuovo della mansuetudine
quando la donna strapperà di mano
l’arma di morte al guerriero.

Mai più le donne verseranno lacrime
per figli massacrati nelle guerre
mai più la madre dovrà concepire
figli senza speranza del domani.

Si vestirà la donna con i raggi del sole
e scagliando la falce della luna
distruggerà le bombe ed i cannoni
e svuoterà di armi gli arsenali.

Incontro all’uomo andrà a braccia aperte
gli stringerà la testa sul suo seno
gli toglierà dal cuore ogni veleno
e insieme a lui costruirà la pace.

Salvatore Mongiardo
27 ottobre 2019

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