Salve Regina
Volto in versi italiani da Saverio Mattei (1742-1795),
barone di Montepaone e residente a Sant’Andrea dove sposò Maddalena Stella. Fu
avvocato, poeta, Ministro della Real Casa Borbonica, musicologo e musicista.
Morì a Napoli.
Questo Salve
Regina, che dedico a mia madre nel decimo anniversario della sua morte, l’ho
trascritto nella Biblioteca Ambrosiana di Milano dall’Ufficio della B. V. Maria, seconda edizione, Siena 1784. Una edizione analoga è ora
consultabile in rete.
Te pietosa, te Madre amorosa,
O Regina, te inchino, e saluto,
Mia dolcezza, mia speme, l’aiuto
Solo attendo, mia vita, da te.
In esiglio raminghi, e meschini
Ah! qui d’Eva noi miseri figli,
A Te sola dei nostri perigli
Ricorriamo, gridando mercé.
Ed in questa di pianti, e lamenti
Valle opaca, sfogando in sospiri,
A te sola con flebili accenti
Raccontiamo gli affanni del cor.
Deh! quei dolci bellissimi rai,
Onde il Cielo più bello tu fai,
A noi volgi: tu nostra Avvocata,
Tu consola de’ figli il dolor.
E il bel frutto del puro tuo seno
Deh ci mostra Gesù benedetto,
Ed un giorno richiamaci almeno
Dall’esiglio col figlio a goder.
Per te dunque de’ servi devoti
Le preghiere si adempiano, e i voti,
Verginella pietosa Maria,
Dolce oggetto del nostro piacer.
Salvatore Mongiardo
25 febbraio 2015