TEANO: una donna
speciale
Dietro un grande uomo c'è sempre una grande
donna: quest'affermazione è particolarmente vera per Teano (Theanòs) di
Crotone, il personaggio femminile forse più importante dell'antichità, anche se
poco conosciuto e apprezzato.
Teano era una delle diciassette allieve che frequentavano la
Scuola di Pitagora, ed ebbe l'ardire e la determinazione di sposare un uomo più
vecchio di lei di circa quaranta anni. Pitagora, straniero, ne aveva circa
sessanta, e lei solo venti. Da quell'unione nacquero cinque figli: Damo e Muià,
femmine; Arignota, Telauge e Mnemarco, maschi.
Pitagora
favoriva le donne in tutti i modi, facendo leva soprattutto sulla moglie e le
due figlie. Erano esse, difatti, a guidare i cori per onorare le divinità, alle
quali offrivano focacce impastate con le loro mani. Nasceva così un nuovo culto
che contraddiceva i sacrifici di sangue, celebrati da sacerdoti maschi nel
Tempio di Hera Lacinia, a poca distanza da casa loro. L'offerta sacra passò
così dagli uomini alle donne e dal Tempio dentro le mura di casa.
Teano fu
anche femmina senza ipocrisia, e perciò affermava che la donna deve deporre il
pudore assieme alla tunica quando si univa al marito. E doveva riprendere il
pudore assieme alla tunica, quando si rivestiva. Il sesso era vissuto appieno da
lei e Pitagora come fusione di forze primigenie della natura.
Teano seguì
il marito nella gloria e nelle persecuzioni, peregrinando da polis in polis
della Magna Grecia, quando i pitagorici furono cacciati da Crotone.
Per lei non ha contato l'età né la nazionalità e nemmeno la
religione del suo tempo. La sua vicenda dimostra che la donna conosce da sé la strada
che porta al bello e al buono, cose che tutti costantemente sogniamo. Lei è la
creatura che ci conduce alla vera patria: il sogno che diventa realtà.
Salvatore Mongiardo
30 ottobre 2019
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