venerdì 28 agosto 2015

SPECIALE TV SISSIZIO SERRA

Care Amiche e d Amici, 
Ecco il link per vedere lo Speciale TV del 

SISSIZIO SERRA SAN BRUNO"" su YouTube 

realizzato da Teleradio Padre Pio. 
Cordialità.


martedì 25 agosto 2015

Discorso del Sissizio di Serra 23 agosto 2015

Discorso del Sissizio di Serra 23 agosto 2015
Care Amiche e Cari Amici,
ci troviamo in un posto solenne dove san Bruno, il Gran Conte Ruggero il Normanno e Papa Urbano II si incontrarono nel 1094 per cercare di risolvere il conflitto tra arabi e cristiani: così nacque la prima crociata. Dopo mille anni il conflitto non si è risolto, anzi si è aggravato e migliaia di migranti disperati arrivano alle nostre coste. Ditemi voi, o Amici, se lasciar annegare i migranti in mare è civiltà. No, è grande inciviltà, disumanità e cattiveria. Ditemi voi se avere diecine di migliaia di armi atomiche puntate l’una contro l’altra si può chiamare civiltà. No, è malignità, sopraffazione, voglia di dominio. Ditemi voi se ascoltare ogni giorno di borse o spread che salgono e scendono è civiltà. No, la finanza è diventata un signore feudale invisibile che fa tremare intere nazioni.
Ci chiediamo allora: chi ci condurrà verso un approdo sereno?
La salvezza non può certo venire da questi governi che continuano a spendere ingenti cifre per gli armamenti. Perciò noi proponiamo la Civiltà Sissiziale, quella civiltà che nacque col sissizio, il banchetto comune istituito da re Italo, che rinnoveremo fra poco dividendo il cibo che abbiamo portato.
La Civiltà Sissiziale vuole fare della terra la casa comune di tutti i viventi dove non c’è più il tuo e il mio, ma il nostro.  E non ditemi che è una utopia: la storia dimostra che gli Itali vissero liberi e uguali dividendo fraternamente il cibo: così e da qui nacque l’Italia e da qui, dalla Calabria, rinnoveremo l’Italia.
Abbiamo proclamato quest’anno 2015 come Anno 1 dell’Epoca della Donna, e sono lieto che oggi sia la festa di Santa Maria del Bosco che si celebra questo pomeriggio. All’età di cento anni, prigioniero dei romani in una caverna dell’isola di Patmos, san Giovanni vide la donna vestita di sole che schiacciava la testa del dragone, simbolo della violenza umana.
Vadano dunque le donne al governo delle nazioni, costituiscano i governi luce secondo la visione dell’Apocalisse, e facciano tre cose: smantellamento degli arsenali di guerra, umanizzazione della finanza, riduzione della violenza umana. Nessuno è mai riuscito a risolvere i conflitti del mondo islamico i quali potranno essere superati solo dalla donna islamica liberata.
La Civiltà Sissiziale viene dalla Calabria, da dove è già venuta la libertà degli schiavi, la Scuola di Pitagora, la profezia del Terzo Regno di Gioacchino da Fiore e la visione della Città del Sole di Tommaso Campanella. I nostri parenti, emigrati a milioni nei cinque continenti, sono andati per essere il lievito di questa nuova civiltà. Le loro lacrime e il loro dolore non sono stati inutili: loro e noi, i vinti della storia, restituiremo al mondo in amore e luce i torti subiti nei millenni.
Proprio per aiutare questo rinnovamento profondo, ci stiamo preparando a un evento di portata mondiale: la riapertura della Scuola Pitagorica di Crotone, chiusa da oltre duemila anni.
La Grecia, a noi gente di Magna Grecia tanto cara, attraversa un periodo di grande turbolenza. Per manifestare ai greci la nostra solidarietà, reciterò il Padre Nostro in greco, e il Rabbino e amico Zurzolo reciterà in ebraico la preghiera Shemà Israel: l’ebraico fu lingua parlata in Calabria tanto che la prima Bibbia stampata in ebraico fu quella di Reggio nel 1475. Don Bruno La Rizza poi concluderà questo incontro e dopo pranzeremo assieme.

Salutiamo la nuova civiltà con il grido che significa evviva e che nei tempi antichi risonò in questa terra: Evoè!

giovedì 20 agosto 2015

Sissizio di Serra San Bruno


Confermo l’evento di domenica 23 agosto alle ore 12.00. Il breve rito si terrà sui gradini bassi della scalinata accanto al Laghetto del Santo. Al termine, mangeremo assieme il cibo che porteremo e divideremo all'ombra degli abeti a sinistra sotto la chiesa di Santa Maria del Bosco. Conviene portare dalle macchine il cibo e le bevande che deporremo sui tavoli. Evoè!

Salvatore Mongiardo

sabato 8 agosto 2015

SISSIZIO DEL PANE VIVO

SISSIZIO DEL PANE VIVO 
 SERRA SAN BRUNO - DOMENICA 23 AGOSTO 2015 - ORE 12.00
SANTA MARIA DEL BOSCO - LAGHETTO DEL SANTO

Care Amiche, cari Amici,
Don Bruno La Rizza, Rettore del Santuario di Santa Maria del Bosco a Serra San Bruno, ci invita nel luogo dove San Bruno di Colonia visse e morì. Quest’invito nasce da una tradizione ancora viva a Spadola, comune vicino a Serra, dove don Bruno La Rizza è parroco. A Spadola, difatti, in occasione della festa del protettore San Nicola, si infornano le vacchette di pane distribuite poi ai fedeli.
La tradizione del Bue di Pane, che noi abbiamo ripreso anni fa leggendola nei libri, si è miracolosamente intrecciata con quella viva di Spadola, e ora la proponiamo in questo Sissizio del pane vivo. Sissizio, che letteralmente significa mangiare insieme, era il banchetto comune istituito da Re Italo, al quale tutti partecipavano portando il cibo che dividevano. I popoli della Calabria di allora, gli Itali, notarono la forza e la pazienza dell’animale che arava il campo per la semina del grano, e lo ringraziavano confezionando pani a forma di bue. Quell’uso non sfuggì a Pitagora che vide nel Bue di Pane il simbolo della fine della violenza e lo offrì in ringraziamento agli Dei per la scoperta del suo teorema. Egli raccomandò di non uccidere il bue perché era aratore. E proibì inoltre di uccidere qualunque animale e di mangiarlo perché se non osi uccidere l’animale, mai ucciderai un uomo.
Di fronte al Laghetto di San Bruno si incontreranno l’antico Bue di Pane, simbolo della fine della violenza, e il Pane Rotondo, simbolo di Cristo nell’eucaristia, e le forme di pane tradizionali o nuove che porterete. Invitiamo a partecipare anche i panificatori e pensiamo di ripetere questo Sissizio ogni anno la seconda domenica dopo Ferragosto.
Il pane è simbolo di ogni cibo e di ogni lavoro che dà sostentamento al corpo, ma è anche nutrimento dell’anima quando si spezza in amicizia con gli altri. Il pane non è mai potere: è vita.
Amica e Amico caro, a qualunque popolo e fede tu appartenga, porta il tuo pane, condividilo con noi! Sediamo insieme alla stessa tavola: mangia il nostro pane, dacci il tuo pane. La tua vita si unirà alla mia vita e sarà la nostra vita.
EVOE’!
Salvatore Mongiardo
+39 348 78 20 212­­­­­­­­­­­­­­­
Nota
Per motivi logistici è opportuno indicarmi l’adesione con il numero di persone che parteciperanno. Grazie.