Prefazione
Ho letto con molta
attenzione il libro dell’amico Luigi Elia, destinato al pubblico sotto forma di
libro elettronico. Inoltrandomi nella lettura, ai miei occhi appariva un
popolo, una storia, una civiltà alla quale sono legato da un forte sentimento
di appartenza.
Luigi esplora
accuratamente, con i mezzi della moderna indagine, il cammino millenario dell’alimentazione
della Calabria dai primordi fino a oggi, e fa balzare con vivacità una quantità
incredibile di pietanze, ingredienti, frutti della terra e del mare che i
calabresi hanno inventato per vivere e sopravvivere.
Ma la mia attenzione è
stata soprattutto attirata dall’elemento comunitario, che Luigi mette bene in
evidenza: il cibo che il calabrese prepara e consuma, strettamente legato alla sua
terra, è sempre pensato, preparato e consumato INSIEME, in una famiglia che si
apre a tutto il vicinato e al paese. Questo riconferma la mia tesi della
Calabria come terra dei SISSIZI, il banchetto comunitario che re Italo pose
alla base della nascita dell’Italia.
Altro elemento di
pregio del libro di Luigi è la natura essenzialmente vegetariana della cucina
calabrese tradizionale: la preferenza per frutta, verdura, cereali, legumi,
ulive, vino, con l’uso parco di pesce e carne. Per questo la dieta
mediterranea, che a Nicotera fu scoperta e analizzata, richiama i
Pitagorici di Crotone, che attribuirono valori sacri e salutari a una dieta vegetariana
e rispettosa della vita degli animali.
E infine Luigi mi
riconferma nella mia teoria che la
Calabria è terra che da e non prende: è il suo destino. La dieta
mediterranea, la dieta dell’equilibrio e del benessere, è l’ultimo grande
regalo che la Calabria fa al mondo.
Salvatore Mongiardo
LUIGI ELIA
ALIMENTAZIONE E CIBO
NELLA CALABRIA POPOLARE
“Continuità e
cambiamenti di una civiltà antica”
Antropologia© 2014
Bibliotheka Edizioni
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