Dalle Gemelle Kessler a San Bruno e oltre
La recente morte volontaria della Gemelle Kessler mi ha richiamato alla mente La Danza o Trionfo della Morte dipinta in Val Seriana a Clusone, provincia di Bergamo, non tanto per le lunghe gambe ossute, ma per il trionfo vero e proprio della morte che, nell’eutanasia delle Gemelle, mi appare come voglia di morte irrefrenabile di antichissima origine indoeuropea: se non uccidi qualcuno, anche a sé stessi se necessario, non hai gustato il grande piacere di dare la morte.
Ecco il dipinto:
Nessun italiano, che
io sappia, si è suicidato alla morte di Mussolini… Dicono che le razze non
esistono, ma quest’episodio solleva qualche dubbio in merito.
Si stima che durante il periodo di
applicazione del programma T4, siano state uccise fra le 60000 e
le 100000 persone; per quanto riguarda la sola terza fase
dell'Aktion T4, i medici incaricati di portare avanti l'operazione decisero di
uccidere il 20% dei pazienti presenti negli istituti di cura, per un totale
stimato di circa 70000 vittime. Le uccisioni proseguirono anche
dopo la fine ufficiale del programma, portando il totale delle vittime intorno
alle 275.000.
Per maggiori ragguagli su questa vicenda consultate
il sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Aktion_T4.
Nei due anni 1965-66
che io ho passato in Germania, alcune persone mi hanno raccontato che quando un
loro familiare veniva soppresso, se i vicini chiedevano sue notizie non
vedendolo più, i familiari mentivano dicendo: Il governo l’ha mandato in vacanza a Merano, dove si trova molto bene.
Questa voglia di morte ha accompagnato gli Ebrei fin dalla liberazione dalla schiavitù in Egitto, quando conquistarono la terra dei popoli che sterminarono per creare l’antico stato di Israele. Gli Ebrei della diaspora, poi, sono stati perseguitati e uccisi dappertutto, mentre oggi la loro guerra contro i Palestinesi è sotto i nostri occhi. Che dire? Questa vicenda non è la sola, ma accompagna tutti i popoli di origine indoeuropea, Slavi e Anglosassoni inclusi, i quali hanno sempre guerreggiato negli ultimi seimila anni. Ciò è confermato dalla vicenda di Sansone e della sua amante Dalila, che lo tradì tagliandoli i capelli nei quali stava la sua forza, e lo consegnò ai suoi nemici Filistei, antico nome dei Palestinesi, che l’ebreo Sansone aveva ucciso in gran numero. I Palestinesi lo accecarono e lo misero a girare la mola di un mulino come un bue. Poi fecero una grande festa nel tempio di Dragon per celebrare la loro vittoria su Sansone, portato incatenato. Ma egli aveva riacquistato la forza con la crescita dei capelli e fece crollare le colonne del tempio, uccidendo sé stesso e moltissimi Palestinesi. Questa vicenda, è scritta nella Bibbia (Libro dei Giudici, 21-31), dove è specificato che essa avvenne… a Gaza! Lì, dopo tremila anni, la lotta continua.
Sansone a Gaza
Riprenderò quest’argomento, per ora solo accennato,
perché ritengo che sia giunta l’ora di buttare fuori dalla storia ogni guerra
con un sommovimento mondiale delle coscienze che sollevi l’umanità dalla melma
che la sommerge.
Salvatore Mongiardo
26 novembre 2025
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