sabato 16 agosto 2014

LA DONNA VESTITA DI LUCE

Questa poesia costituiva il Congedo del mio primo libro Ritorno in Calabria (1994). Qualcuno l’ha dipinta sul muro di una casa di Fonni, in Sardegna, città nota per i murales. L’ho ritoccata per farne il proclama del Gran Sissizio del Ventennale, il 18 agosto 2014.
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La donna vestita di luce

Sorge sull'orizzonte della storia
Il tempo nuovo della mansuetudine
Quando la donna strapperà di mano
L’arma di morte al guerriero
E al macellaio la vittima innocente.

Si vestirà la donna con i raggi del sole
E scagliando la falce della luna
Distruggerà le armi e gli arsenali.
Poi donerà una casa ai disperati
E sazierà di pane gli affamati.

Incontro all'uomo andrà a braccia aperte:
Gli stringerà la testa sul suo seno,
Gli toglierà dal cuore ogni veleno
E insieme a lui costruirà la pace.

Salvatore Mongiardo


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