mercoledì 13 dicembre 2017

SANTA LUCIA

Santa Lucia

 

Il giorno più corto che ci sia: dice un antico proverbio conosciuto in tutta Italia.

Recentemente due amici mi hanno chiesto perché si dice così, poiché il giorno più corto è quello del solstizio che cade il 21/22 dicembre. La spiegazione è molto semplice, ma per capirla bisogna tornare al 1582, quando ci fu la riforma del Calendario decisa da Papa Gregorio XIII Boncompagni.

Quella riforma prevedeva l'abolizione di dieci giorni del calendario di allora, dal 5 al 14 ottobre 1582, per riportare il calcolo alla precisione astronomica. L'accumulo dei minuti in più dei 365, 5 ore 48 minuti e 46 secondi, che non erano conteggiati esattamente nel giorno bisestile, avevano difatti creato, dalla riforma di Giulio Cesare in poi, quell'eccedenza. In altre parole, la gente andò a letto il 4 ottobre e si svegliò che era il 15 ottobre 1582.

Se allora noi aggiungiamo al 13 dicembre di adesso i nove giorni allora eliminati, arriviamo al 22 dicembre, giorno del solstizio: questa parola latina indica che il sole sta fermo sullo stesso parallelo alla fine dell'inclinazione verso sud e poi nell'inversione dell'inclinazione verso nord dell'asse terrestre.

Val la pena ricordare che la riforma del calendario fu opera di quattro calabresi: Il Cardinal Guglielmo Sirleto di Guardavalle, il cardinale Vincenzo Lauro di Tropea, i due fratelli Luigi e Antonio Lilio di Cirò, soprattutto Luigi, che fu l'astronomo che approntò il calcolo. E' da dire che nei calcoli precisissimi che si usano per la navigazione dei satelliti, il termine usato dagli scienziati per indicare l'anno terrestre è Lilian Year, l'anno di Lilio!

Come dire che la Calabria ha dato al mondo il tempo giusto.

 

Salvatore Mongiardo

13 dicembre 2017

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