sabato 2 luglio 2016

S. Elia di Curinga: parere di M. De Franceschini

Marina De Franceschini, 21 giugno 2016

Gentile signor Mongiardo,
grazie infinite per le bellissime immagini!

Sono proprio contenta d vedere che le magie di luce si sono create e le vostre ipotesi erano giuste!

Quel che succede nel vostro edificio è molto simile a quel che accade nel Mausoleo di Adriano ovvero a Castel Sant'Angelo a Roma: il sole entra da due finestre a bocca di lupo, una orientata verso est l'altra verso ovest, e crea un quadrato di luce sulla nicchia nella parete opposta.
E poi da voi l'oculo crea un cerchio di luce sulla parete di fondo, giusto? 
(A Castel Sant'Angelo l'oculo non c'era ma lo stesso la nicchia centrale veniva illuminata)

Per quanto riguarda il significato di questo edificio e la sua datazione, vi sono alcune osservazioni da fare.

1 - innanzitutto la copertura a cupola con oculo: è una cosa che viene inventata in epoca romana, non esistono cupole in Grecia o Magna Grecia. Edifici come il Sepolcro di Atreo a Micene hanno 'false cupole' costruite con blocchi aggettanti, cosa che si vede anche in templi preistorici come quelli di Malta. 
Quindi il vostro monumento non può esser stato costruito nell'epoca della Magna Grecia; sarà di epoca alto medievale, paleocristiana, ma ciò non ne sminuisce minimamente l'importanza, tutt'altro!

2- La sua datazione deve basarsi sulla tecnica costruttiva confrontandola con altri edifici analoghi nell'area ed eventualmente su materiali di scavo come monete o ceramica. Visto così sembra paleocristiano o medievale - ma da qui io non posso saperlo.

3 - Il solstizio è una data simbolica in archeoastronomia perché è il momento dell'anno in cui il sole raggiunge il punto estremo verso nord (a destra) sull'orizzonte, e anche la massima altezza durante il giorno, a mezzogiorno.
Edifici costruiti in modo da catturare i raggi del sole e creare fenomeni luminosi nel giorno del Solstizio servono innanzitutto a misurare il corso del tempo e a verificare l'esattezza del calendario.

4 - Dato che chi controllava il calendario controllava il potere - con le nomine pubbliche, stabilendo la data delle festività religiose ecc., -  a un certo punto questa funzione 'pratica' di semplice misurazione del tempo viene rivestita di un significato religioso, legato a culti locali.

5 - Nel caso dei Romani, al Solstizio estivo si tratta della festa di Iside-Fors Fortuna, dea potente che governa corso degli astri ed i destini degli uomini, dea madre, l cui iconografia con il serpente e il bambino tenuto in braccio verrà poi ricalcata dal culto della Madonna.

Questo tipo di sapienza luminosa viene trasmessa in epoca successive, e nel cristianesimo si trasforma in chiese orientate verso il punto in cui il sole tramonta ad esempio nel giorno dedicato al santo al quale la chiesa viene dedicata.

S. Elia ovviamente si riferisce al profeta biblico. Ma se accostate Elia a Helios (il Sole in greco, e siamo in Magna Grecia) diventa il santo del Sole... Si può pensare che in epoca più antica al posto di questo edificio vi fosse un luogo di culto dedicato al sole, al quale poi si sovrappone l'edificio paleocristiano o medievale. E' una cosa che succede spesso nei siti archeologici, perché i luoghi sacri hanno una continuità.

Mi spiace di non esser stata in grado di venire a vedere le luci, ma magari nei prossimi anni chissà!
Cordiali saluti e teniamoci in contatto.




Marina De Franceschini

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