martedì 13 agosto 2013

SISSIZIO DELL'AMICIZIA 2013

SISSIZIO DELL’AMICIZIA
18 AGOSTO 2013 ORE 19 – LOCALITA’ GIAMBARELLO 13

2 km verso la pineta, passato il centro storico di Sant’Andrea Ionio -CZ-
Carissime Amiche ed Amici,
quest’anno ci riuniamo nel nome dell’AMICIZIA, la forza potente e dolce capace di cambiare la vita. L’amicizia fu il più alto valore che Pitagora trovò nella nostra terra. Nella Vita Pitagorica Giamblico lo espresse in questo modo sublime:
Per Pitagora l’amicizia era il valore fondante che comprendeva tutti i viventi, da Dio all’animale. Difatti, abbracciava cittadini, stranieri, marito e moglie, fratelli, congiunti e animali:…amicizia degli dei verso gli uomini, degli uomini l’uno per l’altro, fra i cittadini, stranieri, dell’uomo per la moglie, i figli, i fratelli, i parenti, amicizia insomma di tutti per tutti, persino verso certi animali, grazie a un sentimento di giustizia e di naturale unione e solidarietà, amicizia del corpo mortale con se stesso, pacificazione e conciliazione delle contrastanti forze latenti in esso. L’amicizia è uguaglianza… Ma ancora più degno di ammirazione è quanto i Pitagorici affermavano circa la comunione dei beni divini… Sovente si rivolgevano l’un l’altro l’esortazione a non distruggere l’elemento divino che è in noi stessi. Così, tutta la sollecitudine per l’amicizia che essi avevano nell’agire e nel parlare mirava in un certo senso a fondersi e a divenire tutt’uno con la divinità, a entrare in comunione con la mente e con l’anima divina. Diventare amici dei propri nemici: così raccomandava Pitagora.

Ugualmente Gesù predicava l’amicizia come massimo comandamento: amate i vostri nemici. Voi siete miei amici…; vi ho chiamato amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Tramite l’amicizia Gesù unisce se stesso e i discepoli al Padre in un vincolo di partecipazione alla natura divina.
L’amicizia, così fortemente predicata prima da Pitagora e poi da Gesù, deriva dall’amicizia che re Italo aveva posto a fondamento dell’Italia: l’amicizia, non la politica.

L’amicizia sarà la sola regola della Civiltà Sissiziale, nella quale le guerre, la solitudine, l’angoscia e la fatica del vivere saranno un brutto ricordo del passato, di questo mondo fatto di egoismi, furberie, ruberie, violenze, uccisioni, prepotenze e miseria.
Il Bue di Pane ci aspetta per ricordarci il traguardo verso in quale ci sprona Cristo che ritorna da Crotone:  sia solo amicizia tra tutti i viventi. Cristo, che ha mondato il lebbroso, ci aiuterà a mondare la terra dalla lebbra della politica.
Leviamo il saluto della nuova Civiltà Sissiziale: EVOE’! Venga il bene! 
Portate cibo da condividere, non carne né pesce: nel Sissizio sarà amicizia anche con i nostri fratelli minori, gli animali.

                                                                                              Salvatore Mongiardo


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