mercoledì 10 febbraio 2010

DISCORSO SISSIZIO DI BADOLATO 2009

Carissime Amiche e Amici, benvenuti!

il bosco del Faggio Grande di Badolato ci vede ancora riuniti per celebrare questo sissizio, tredicesimo dal primo tenuto in Sant’Andrea nel 1995. Molti amici lontani hanno assicurato la loro partecipazione col cuore. La lontananza non recide, anzi rafforza il legame che ci lega a Franco Arena in Argentina, a Padre Igino Mazzucchi in Amazzonia insieme al mio figlio adottivo Marinaldo, alla mia diletta figlia Gabriella in Florida, a Charles Cronin a Parigi, e molti ancora in America, Francia, Germania, Svizzera, Torino, Genova, Milano, Roma, Sardegna e nella stessa Calabria. Un saluto particolare porgo a nome del nostro Mimmo Lanciano e del monaco greco ortodosso Kosmàs, che visse nel monastero di Bivongi, e che recentemente ho visitato sul Monte Athos in Grecia. Kosmàs ha promesso: Sarò presente al sissizio in spirito.

Tra i presenti saluto voi tutti ad uno ad uno, ma soprattutto Vincenzo Squillacioti e tutto il magnifico gruppo della Radice che in questi anni ha sostenuto i sissizi con generosità e dedizione. Saluto anche Fortunato Nocera della Fondazione Corrado Alvaro di San Luca, don Raffaele Malena e Mimmo Paravati, senza volere fare torto a quelli che non nomino. Mando un saluto all’editore Franco Arcidiaco della Città del Sole di Reggio che ha editato il mio libricino PERCHE’ LA VIOLENZA. Ho l’onore di poter dare a voi, quali rappresentanti di tutta l’umanità, questo piccolo regalo che annuncia il regalo grande che l’umanità attende da sempre: la fine della violenza.

Di recente gli astronomi hanno osservato un’esplosione di proporzioni inimmaginabili in prossimità di un buco nero: da quella vampa ricomincia il ciclo di rinascita di una parte dell’universo visibile. A me sembra che quel nuovo ciclo cosmico è simile a questo che oggi stiamo vivendo qui, in questo bosco, alla presenza del Bue di Pane pitagorico, simbolo della fine di ogni violenza. Da 25 secoli la nostra Calabria ha conosciuto una decadenza inarrestabile. Dallo splendore filosofico e dall’altezza di vita e costumi di Pitagora siamo precipitati dentro il buco nero del presente. Terribile e meraviglioso destino della Calabria, aver dovuto subire una degradante caduta per poter annunciare al mondo quello che mente umana mai, prima d’oggi, ebbe l’ardire di pensare o progettare: la fine della violenza.

I grandi desideri dell’umanità si sono sempre realizzati. Così l’uomo ha imparato a volare, a vincere le malattie, a comunicare gratis in tutto il mondo con internet. E oggi, proprio dalla nostra terra, si annuncia la fine della violenza con l’impegno a studiarne e a capirne le vere origini. Per questo noi porteremo avanti il progetto per la creazione di un’Accademia Mondiale Antiviolenza, promuovendola in tutte le sedi, e vi prego di considerare questo progetto una creatura non solo mia, ma di voi tutti perché nata dal grande cuore e dall’alta mente della gente di Calabria. Il Bue di Pane che Pitagora offrì agli dèi nelle città di Crotone d’Italia, così era chiamata Crotone negli antichi testi, è pegno che questo sogno si realizzerà e renderà l’umana vita veramente degna di essere vissuta.

Don Mario Migliarese ha voluto comporre la musica dei componimenti che troverete nel libricino. L’augurio è che questa breve rappresentazione pitagorica si diffonda in tutti i continenti con il suo messaggio di uscita dalla violenza. Rendo omaggio con rispetto a tutte le vittime della storia del mondo, uomini e animali, brindo alla nostra bellissima amicizia, invoco un mondo libero dalla cappa di angoscia e di morte.

EVOE’, gioia e salute a tutti da parte mia e dal magnifico Bue di Pane, offerto, tramite Marziale Mirarch, dal panificio Cinquattaquattro di Isca Marina!

Salvatore Mongiardo


UN GIORNO LA VIOLENZA FINIRA

Salvatore Mongiardo

mongiardosalvatore@gmail.com

+39 348 78 20 212

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