lunedì 1 luglio 2024

IL TEMPO GIUSTO

 Il tempo giusto

La mia conoscenza dei luoghi e dei fatti di Squillace risale agli anni 1954 e 1955, tra i dodici e i tredici anni della mia età, passati in quel seminario vescovile. Il seminario di Squillace era stato fondato nel 1565 per opera del cardinale Guglielmo Sirleto, grande amico di San Carlo Borromeo, che a Roma era stato suo allievo e che lo ammirava per la sua grande cultura di latino, greco ed ebraico, ma più ancora per la sua vita integerrima, il fervore nella preghiera e lo spirito di carità verso i poveri. Guglielmo era originario di una buona famiglia calabrese di Guardavalle, comune della fascia jonica compreso allora nella diocesi di Squillace. San Carlo aveva sostenuto Sirleto in tre conclavi, caldeggiando senza successo la sua elezione a papa. Per onorare quell’amicizia, suo nipote Fabrizio Sirleto, vescovo di Squillace, volle dedicargli una mastodontica chiesa adiacente al loro palazzo in Guardavalle. Ma non ci fu cifra bastante per portare a compimento quell’opera iniziata intorno al Milleseicento.

In seguito incontravo immancabilmente il cardinale Sirleto indagando l’origine del calendario gregoriano. Anzi, incontravo sempre dei calabresi quali ideatori e promotori della riforma gregoriana: il professore di medicina e astronomo Luigi Lilio di Cirò, suo fratello Antonio e un altro calabrese di Tropea, il cardinale Vincenzo Lauro. La mia ipotesi era che in Calabria si era sviluppata un’attenzione al problema del tempo giusto già all’epoca di Cassiodoro, il quale aveva costruito orologi ad acqua e aveva scritto anche un trattato sull’argomento. Cassiodoro inoltre aveva frequentato a Roma Dionigi il Piccolo, il monaco siriano che fissò l’anno di nascita di Gesù con un errore di pochi anni, monaco che egli frequentò a Roma e che forse venne a trovarlo a Squillace. 

Il problema del tempo sarebbe stato poi ripreso da Barlaam il Calabro di Seminara, maestro nel Milletrecento di greco e latino di Petrarca e di Boccaccio a Firenze. Barlaam aveva elaborato uno schema complesso per calcolare la data della Pasqua, forse sviluppato poi a fondo dai due fratelli Lilio. Con l’appoggio del cardinal Sirleto, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, il nuovo calendario aveva superato l’esame di tutti i dotti, fu promulgato da Papa Gregorio XIII nel 1582 ed è ora adottato in tutto il mondo. Più di una volta avevo pensato che in Calabria ci doveva essere un gigantesco deposito di energie mentali se aveva potuto dare al mondo l’Italia, la Magna Grecia e il tempo giusto. 

 

Salvatore Mongiardo, 30 giugno 2024

giovedì 20 giugno 2024

DISCORSO PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI 2024

 Discorso per la Distruzione di tutte le armi

Crotone, 16 giugno 2024, presso MOSMODE

 

Care Amiche e cari Amici,

 

              O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI O LE ARMI DISTRUGGERANNO NOI.

L’umanità e il pianeta intero corrono il grave rischio di una catastrofe nucleare inimmaginabile. Ciò dimostra che tutte le ideologie, le religioni e i governi succedutisi nella storia hanno fallito nel dare la felicità alle persone e la pace al mondo: quel modello maschilista e patriarcale che oggi è pericoloso più che mai.

 

L’umanità intera è schiava e triste. Schiava della paura delle guerre e della finanza che destina cifre ingenti agli armamenti e ai fondi di investimento, invece di darle ai popoli. Triste perché tutte le guerre hanno portato alla morte milioni e milioni di persone che hanno perso figli, fratelli, padri, mariti e soprattutto madri, le quali sopravvivono come morte viventi quando i loro figli sono uccisi. Un velo nero di tristezza si steso sull’umanità negli ultimi millenni, un velo che ha spento il piacere e la gioia di vivere.

 

Non sono liberi gli stati Uniti, dove il Congresso, che si proclama culla della libertà, blocca qualunque legge che proibisca il possesso di armi ai privati. Dal 1946 al 2023 gli omicidi commessi negli Stati Uniti con armi di fuoco sono stati 1.115.000 (un milione cento quindicimila), 28.000 (venti otto mila) solo nel 2023. Non sono liberi gli abitanti della Russia, mandati a morire in guerre di conquiste antistoriche, Russia che dai tempi di Stalin e ancora oggi esporta in tutto il mondo i fucili mitragliatori kalashnikov con il mutuo consenso degli altri stati.  

 

L’umanità è tenuta schiava da una finanza che ha perso ogni controllo e da una cultura di economisti incapaci, i quali non hanno mai riconosciuto che viviamo da sempre in una perpetua economia di guerra, la quale tra armi, arsenali, danni e ricostruzioni ha divorato capitali immensi. Distruggere le armi vuol dire dare alle persone la vera libertà e la gioia di vivere nell’abbondanza, perché oggi la tecnica e le risorse finanziarie possono assicurare a tutti una vita felice in un mondo in pace. Desidero ripeterlo:

PIU’ UN SOGNO SEMBRA IMPOSIBILE, PIU’ È DESTINATO A REALIZZARSI.

 

Unitevi a noi in questo sommovimento universale delle coscienze, la più bella di tutte le avventure umane. Evoè.

Salvatore Mongiardo

18 giugno 2024

 

mercoledì 5 giugno 2024

O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI...

 

NUOVA SCUOLA PITAGORICA 

GIORNATA MONDIALE PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI

DOMENICA 16 GIUGNO 2024 ALLE ORE 11

CROTONE - Località San Giorgio, Via Fiume Esaro, 34

O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI O LE ARMI DISTRUGGERANNO NOI

 

Care Amiche e cari Amici,

Senza armi non si possono fare le guerre, e allora dobbiamo distruggere tutte le armi, perché siamo stanchi di vivere sotto l’incubo della devastazione e con scarsi mezzi: con le immense risorse destinate alle armi potremmo condurre tutti la vita gratis. Quest’anno l’incontro si terrà presso gli stabilimenti della ditta di rottamazione metalli MOSMODE, dove simbolicamente distruggeremo armi giocattolo al grido di: Basta armi, basta guerre! Con quell’incontro intendiamo iniziare un sommovimento delle coscienze per il raggiungimento della pace nel mondo, il più grande sogno di tutti i tempi. Noi siamo convinti che più un sogno sembra impossibile, più è destinato a realizzarsi. Non è un caso che questo sommovimento parta dalla Calabria, da millenni custode dell’utopia, che ora vogliamo realizzare per una vita felice. Saremo tutti accolti festosamente dal

Bue di Pane Pitagorico, simbolo della fine di ogni violenza

 


 

Per poter preparare adeguatamente il buffet offerto da MOSMODE, vi chiediamo di confermare la vostra presenza alla nostra socia Vanessa Cardamone:

+39 338 959 8164.

Marco Tricoli, Presidente; Salvatore Mongiardo, Scolarca;

Rosa Brancatella, Consigliere; Gaspare Brescia, Direttore Artistico.

5 giugno 2024. Evoè!

giovedì 23 maggio 2024

PROMEMORIA DISTRUZIONE ARMI

 

NUOVA SCUOLA PITAGORICA

 

PROMEMORIA

GIORNATA MONDIALE PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI

DOMENICA 16 GIUGNO 2024 ALLE ORE 11

CROTONE - Località San Giorgio, Via Fiume Esaro, 34

 

Care Amiche e cari Amici,

fervono i preparativi per l’incontro del 16 giugno 2024 a Crotone, per il quale sollecitiamo la vostra presenza. Senza armi non si possono fare le guerre, e allora dobbiamo distruggere le armi, perché siamo stanchi di vivere sotto l’incubo della devastazione e con scarsi mezzi: le immense risorse destinate alle armi potrebbero permettere la vita gratis a tutti. Quest’anno 2024 l’incontro si terrà presso gli stabilimenti della ditta di rottamazione metalli MOSMODE, dove simbolicamente distruggeremo con un martello su un’incudine armi giocattolo al grido di: Basta armi, basta guerre! Quell’incontro segna l’inizio di un sommovimento delle coscienze per il raggiungimento della pace nel mondo. È giunto il tempo che quel sogno diventi realtà: noi siamo convinti che più un sogno sembra impossibile, più è destinato a realizzarsi. Non è un caso che questo sommovimento mondiale delle coscienze parta dalla Calabria, da millenni custode dell’utopia, che ora vogliamo realizzare per una vita felice in una nuova civiltà.    

Non vogliamo più la guerra,

Non vogliamo più la morte,

Pace e vita noi vogliamo,

Amicizia noi vogliamo e libertà.

Non importa chi tu sei,

Non importa in chi tu credi,

Sempre uniti noi vivremo

Senza odio, genocidi e crudeltà.

Ci accoglierà il Bue di Pane Pitagorico, simbolo della fine di ogni violenza, preparato dal Maestro Gaspare Brescia, Direttore Artistico della Nuova Scuola Pitagorica.  Evoè!

Salvatore Mongiardo, 24 maggio 2024

venerdì 10 maggio 2024

O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI...

 O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI O LE ARMI DISTRUGGERANNO NOI

Le guerre di Ucraina e Medio Oriente minacciano una spaventosa terza guerra mondiale e finora si sono dimostrati vani tutti gli sforzi per farle cessare. Politici, organizzazioni internazionali e religioni sono stati incapaci di eliminare le guerre che affliggono l’umanità da cinquemila anni: prima non era così. Nessuna corrente di pensiero o di governo ha risolto il problema dei conflitti, e perciò noi proponiamo la distruzione degli strumenti con cui si fanno le guerre: le armi.

È un dovere morale di tutti unirci in questo sommovimento mondiale per attuare la pace. Finora non abbiamo avuto finanziamenti da governi o istituzioni, ma solo dai nostri soci. Ovviamente questi sono poca cosa per espandere nel mondo questo sommovimento che mira alla salvezza dell’umanità, e perciò ti chiediamo di aiutarci non solo firmando per il 5 per mille alla Nuova Scuola Pitagorica con codice fiscale 91053740790 (vedi sotto), ma anche donandoci un contributo immediato per le iniziative in corso versando con pay pal, carta di credito o bonifico bancario.

Grazie a nome dell’umanità.

https://www.paypal.com/donate/?cmd=_s-xclick&hosted_button_id=J42KQVUTJY4JG&source=url&ssrt=1715246597253 

Banca Etica

C/c intestato a Nuova Scuola Pitagorica

IBAN: IT60S0501803200000012270435

Dall'estero codice BIC/SWIFT: ETICIT22XXX

SALVATORE MONGIARDO, 10 MAGGIO 2024


venerdì 29 marzo 2024

AUGURI PASQUA 2024

 S. MONGIARDO - AUGURI DI PASQUA 2024

 

Care Amiche e cari Amici,

faccio a voi tutti un sincero augurio di pace in quest’anno che vede il mondo dilaniato da conflitti che possono portare a una terza e spaventosa guerra mondiale. Pitagora spese tutta la vita a lottare contro l’animo violento, guerrafondaio e competitivo dell’uomo. Gesù risorto apparve agli apostoli e li salutò più volte dicendo: Pace a voi. Prima e dopo di lui, le moltitudini hanno agognato la pace, ma la storia invece ci mostra che negli ultimi seimila anni l’umanità ha vissuto tra guerre, stermini e stragi di ogni genere. Noi rifiutiamo con decisione questa orrenda realtà, anche se finora non sono stati ben chiariti i motivi del perché di tanta violenza, e tutti gli sforzi di filosofi, profeti e capi religiosi non hanno portato alla pace desiderata.

La Nuova Scuola Pitagorica ha come scopo principale quello di vincere la violenza, una speranza che potrebbe andare delusa se non eliminiamo gli strumenti delle guerre: le armi. Mai come oggi tutti gli stati hanno avuto tante armi e corrono a produrne di nuove e più potenti. Per fermare questa folle corsa, faremo un raduno di cui vi daremo in seguito maggiori dettagli:  

 

GIORNATA MONDIALE PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI

DOMENICA 9 GIUGNO 2024 ALLE ORE 11

CROTONE - Località San Giorgio, Via Fiume Esaro, 34.

 

L’incontro si terrà presso gli stabilimenti della ditta di rottamazione metalli MOSMODE, dove distruggeremo armi simboliche al grido di: Basta armi, basta guerre!

È importante la partecipazione di ognuno, promuovendo anche incontri simili in posti a voi vicini, possibilmente nella stessa data. Tutte le armi, tutti gli eserciti e tutte le guerre sono state fatte dai maschi: perciò è indispensabile che intervenga il materno per cambiare il mondo. I valori materni sono per natura destinati a favorire e proteggere la vita in ogni circostanza e perciò le donne non hanno mai fatto armi, eserciti e guerre. Questo appello viene dalla Calabria, terra che non ha mai fatto guerre a nessun popolo, ma ha subito venti invasioni e occupazioni straniere, la stessa terra dove Pitagora assegnò alle donne maggiore dignità dei maschi e le coinvolse nella creazione di una società felice e in pace. Evoè.

 

Salvatore Mongiardo

Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica

29 marzo 2024


EASTER GREETINGS 2024

 

Dear Friends,

I wish you all a sincere wish for peace in this year that sees the world torn apart by conflicts that may lead to a third and frightening world war. Pythagoras spent his whole life struggling against the violent, warmongering and competitive soul of man. The risen Jesus appeared to the apostles and greeted them several times saying, Peace be with you. Before and after him, multitudes have yearned for peace, but history instead shows us that for the past six thousand years humanity has lived amid wars, extermination and massacres of all kinds. We firmly reject this horrendous reality, even though so far the reasons why so much violence has occurred have not been well understood, and all the efforts of philosophers, prophets and religious leaders have not led to the desired peace.

The New Pythagorean School's main goal is to overcome violence, a hope that may be dashed if we do not eliminate the instruments of wars: weapons. Never before have all states had so many weapons and are rushing to produce new and more powerful ones. To stop this mad rush, we will hold a rally of which we will give you more details later: 

 

WORLD DAY FOR THE DESTRUCTION OF ALL WEAPONS

SUNDAY, JUNE 9, 2024 AT 11 A.M.

CROTONE - Località San Giorgio, Via Fiume Esaro, 34.

 

The meeting will be held at the facilities of the MOSMODE metal scrapping company, where we will destroy symbolic weapons to the cry of: No more weapons, no more wars!

Everyone's participation is important, including promoting similar meetings in places near you, possibly on the same date. All weapons, all armies and all wars have been made by males: therefore, it is imperative that the maternal intervene to change the world. Maternal values are by nature meant to foster and protect life in all circumstances and therefore women have never made weapons, armies and wars. This call comes from Calabria, a land that has never made wars on any people, but has suffered twenty foreign invasions and occupations, the same land where Pythagoras assigned women greater dignity than males and involved them in creating a happy and peaceful society. Evoè.

 

Salvatore Mongiardo

Schoolmaster of the New Pythagorean School

March 29, 2024

giovedì 7 marzo 2024

FESTA DELLA DONNA 2024

Partecipo con tutta l’anima a questa festa ricordando il pensiero dominante mio e della Nuova Scuola Pitagorica: la salvezza dell’umanità è nelle mani della donna, la quale non ha mai fatto guerre né stragi. La donna è madre e aiuta e protegge la vita in ogni situazione. Il maschio assale, uccide e distrugge come ha fatto negli ultimi sei mila anni. Noi uomini dobbiamo aiutare le donne a recuperare la coscienza del loro alto destino: le donne devono prendere le redini del mondo non per fare quello che gli uomini fanno e hanno fatto, ma per infondere la cultura materna in ogni situazione. Se l’animo del maschio non si unirà all’ETERNO FEMMININO, l’umanità non avrà mai pace. Come fiori per la festa mando il link del mio libro in italiano e inglese con la poesia finale: PENSIERI D’AMORE. Evoè!

 MI DIMETTO DA MASCHIO

https://drive.google.com/file/d/15VxVN0mM_3yWx7SE7G7cQTyZV5AY4BFg/view?usp=sharing

 I DISMISS MYSELF AS A MAN

https://drive.google.com/file/d/1u6FxXP5TBt_vs6b2_q-wBlBRLI544Bb-/view?usp=sharing

 Salvatore Mongiardo, 8 Marzo 2024

martedì 23 gennaio 2024

DOMENICO CUNSOLO

LE PIU' BELLE CANZONI D'AMORE: 

1. STIMA; 2. LA VITA E' COME UN FIORE; 3. MARIA SPLENDE; 4. MERAVIGLIOSA;  

5: CALABRIA SPLENDE; 6: IL MARE FA PARTE DELL'AMORE; 

7. COSA E' LA VITA; 8: TATTO REALE; 9: ROSA D'AMORE; 10: IL NOME DI DIO.

https://drive.google.com/file/d/1RImLo0Ov-kYksXwmz_ddx70sIgC0TZ0c/view?usp=sharing 

venerdì 13 ottobre 2023

TRIVELLATE ME!

 TRIVELLATE ME!

Sono Pitagora, vivo e abito da molti secoli con mia moglie Teano a Capo Lacinio, una delle terre lacine intrise di miele e di etica universale.

Provengo dal cosmo e fui destinato a questa terra di Calabria che diede vita alla Prima italia.

Trivellate me e troverete una sorgente inesauribile di sapienza per cambiare questo mondo che va in rovina.

Gaspare Brescia

13 ottobre 2023

 

S. MONGIARDO - SANT'ILARIONE DI GAZA

https://docs.google.com/document/d/1laCte40BbFpV8qPBlT9oXVNPWDMOkH3b/edit?usp=sharing&ouid=104489903360191942712&rtpof=true&sd=true 

martedì 3 ottobre 2023

I FICHIDINDIA

 I FICHIDINDIA

              L’autunno mi invita a passeggiate in campagna, dove abbondano le piante di ficodindia cariche di frutti maturi che nessuno più raccoglie. Sant’Andrea ha tantissime di quelle piante arrivate dal Messico, che non hanno bisogno di nessuna cura, offrono frutti abbondanti e squisiti, e crescono soprattutto in terreni scoscesi o poco adatti ad altre colture, in andreolese scorciatini, parola che, secondo l’Armogida, indica piccoli appezzamenti di terreni di scarso valore. Ai tempi che furono, era un rito per noi ragazzini farsi con della latta un coltello per ficodindia. Ora li guardo e passo oltre, ma mi sembra che le piante mi rimproverino così: Nemmeno tu ci vuoi più? Facciamo ancora quei frutti squisiti, quelli verdi o rossi che a te tanto piacevano…Accelero il passo per non farmi vincere dalla nostalgia, e ricordo le basse piante di agazzari, l’artemisia campestre, con la quale facevamo scope rudimentali da passare sui frutti prima di raccoglierli per toglierne le spine.   

A volte qualcuna di quelle minutissime spine entrava negli occhi: il bruciore era forte, ma nessun dramma. Bastava passare da mia zia Antinisca Ranieri, che abitava la casa a destra del Muretto di Sofia, sua madre e mia bisnonna. La zia era maestra nel togliere quelle spine con garbo senza chiedere nessun compenso. Apriva una scatolina nella quale conservava una lanuggine di seta grezza, quella che univa i bozzoli prima della loro bollitura per ricavarne la seta. La passava all’interno dell’occhio, le spine vi si attaccavano e la zia mandava la persona guarita a sciacquare il viso alla vicina fontana pubblica.

L’altro giorno passeggiavo nelle colline della località Incenso, e mi sedetti a guardare il mare con i riflessi blujonici che tanto amo. Mi venne allora una fantasia. Non era più tempo di rudimentali coltelli di latta, ci voleva un attrezzo adatto, ben forgiato e con un’asta per raccogliere quei frutti. Ci voleva un’alabarda come quella delle guardie svizzere del papa, dotata di una punta per bucare la pala, un gancio per tirarla e il taglio per tagliare la pala e sbucciare il frutto. Ma come fare per averne una? Escluso che le guardie me la dessero, bisognava arrivare al papa, al quale chiederla senza possibilità di rifiuto. Alle prossime elezioni presidenziali, se io fossi eletto presidente, riserverei la prima visita al papa e in quell’occasione gli chiederei un’alabarda: il santo padre con un largo sorriso direbbe alla guardia di consegnarmela. 

Intanto, le piante di ficodindia possono continuare il loro ciclo di nascita, morte e rinascita dalle loro pale cadute a terra, e i frutti non raccolti possono fare sogni spinosi ma tranquilli al sole temperato d’autunno.

Salvatore Mongiardo

3 ottobre 2023

giovedì 4 maggio 2023

PREPACORE DI SAMO-RC

 PRECACORE, CREPACORE O PREPACORE?

Domenica 23 aprile 2021 volevo visitare le rovine di quel suggestivo villaggio, distrutto da un grande terremoto, in seguito al quale la popolazione si trasferì nella vicina Samo, in provincia di Reggio Calabria. La mia schiena non mi ha consentito di arrivare, assieme agli amici camminatori di Calabriando, fino ai suggestivi ruderi posti su un’altura che gode di una grande visuale. Ho cercato di capire l’origine dei due nomi attribuiti a quel posto, ma nessuno di essi mi sembra corretto. Con una piccola ricerca credo di aver risolto l’enigma. In greco antico il nome doveva essere PREPACORE, formato da prepo, essere bene in vista, e core, che significa paese, quindi paese bene in vista.

Salvatore Mongiardo

4 maggio 2023

sabato 3 dicembre 2022

ANNIBALE A CAPO LACINIO


Annibale lasciò Taranto dopo il 209 a. C. e si diresse verso Crotone, dove si accampò a lungo a Capo Lacinio, da dove rientrò a Cartagine nel 203 a. C. Nel suo viaggio perse il suo elefante, l'unico fino allora sopravvissuto, che forse lui volle ricordare col monumento che esiste ancora a Campana.

https://drive.google.com/file/d/1EPZW-6XYwnMTydHCX5vn5QDb62Eqqp2d/view?usp=sharing 

mercoledì 28 settembre 2022

POESIE DI VITO MAIDA

 POESIE DI VITO MAIDA

Riporto quattro poesie dell’amico e grande poeta Vito Maida, morto nel 2005, che ho ritrovato da lui manoscritte per me nel settembre del 2003.

SETTEMBRE

A settembre

restano pochi fichi da raccogliere

e molte ore

da fare in solitudine.

Sono passati i giorni,

una stagione,

e nessuno viene più

nell’orto del vicino,

dove l’uva è matura,

le pannocchie sono alte,

e le zucche sono sparse sul sentiero

come lettere gialle non spedite.

 

 

SCRIVERE

 

Scrivere è un privilegio,

una fortuna,

fossi un cerchio di luna,

in ogni tasca mi farei trovare.

 

IL VIAGGIO

 

Nel viaggio si consuma l’incertezza,

e più della partenza e dell’arrivo

conta la strada,

e un pezzo di specchio per tornare.

 

I TEOLOGI

 

Hanno teste luminose

I teologi,

luce su luce vanno avanti

a comporre, sulla terra,

l’agenda di Dio.

 

Salvatore Mongiardo, 28 settembre 2022

mercoledì 29 giugno 2022

sabato 26 febbraio 2022

INVASIONE UCRAINA

INVASIONE UCRAINA

L'appello di questi professori e ricercatori russi è molto coraggioso. Vi giro il messaggio ricevuto da una collega Unical ...


Gentili colleghe e colleghi,

ieri, poche ore dopo l'inizio dell'invasione, un gruppo di ricercatori e giornalisti scientifici russi ha scritto una lettera aperta di condanna dell'aggressione militare del loro paese contro l'Ucraina. E' un testo importante per la chiarezza della presa di posizione, per il coraggio degli estensori, data l'ulteriore restrizione degli spazi di libertà di parola in Russia, e per il prestigio delle istituzioni in cui lavorano, dall'Accademia delle Scienze Russa all'Università Lomonosov di Mosca. Lo potete leggere qui di seguito, nella traduzione che ho condotto per la Sissco (Società italiana per lo studio della storia contemporanea). Finora ha raccolto oltre duemila firme. 
Questa è la versione originale in lingua russa: https://trv-science.ru/2022/02/we-are-against-war/.

Cordialmente,
Antonella Salomoni

Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Cubo 0B - Università della Calabria 
87036 Arcavacata di Rende (CS) - Italia

Lettera aperta di ricercatori e giornalisti scientifici russi contro la guerra in Ucraina
     Noi, ricercatori e giornalisti scientifici russi, esprimiamo una risoluta protesta contro le azioni militari avviate dalle forze armate del nostro Paese nel territorio dell'Ucraina. Si tratta di una decisione fatale che causerà enormi perdite umane e minerà le basi del sistema di sicurezza collettiva. La responsabilità per aver scatenato una nuova guerra in Europa ricade interamente sulla Russia.

     Questa guerra non ha alcuna giustificazione razionale. I tentativi di sfruttare la situazione nel Donbass come pretesto per lanciare un'operazione militare non meritano alcun credito. È evidente che l'Ucraina non rappresenta una minaccia per la sicurezza del nostro Paese. La guerra contro di essa è ingiusta e del tutto insensata.

     L'Ucraina era e resta un Paese che ci è vicino. Molti di noi hanno parenti, amici e colleghi ricercatori che vivono in Ucraina. I nostri padri, nonni e bisnonni hanno combattuto insieme contro il nazismo. Scatenare una guerra per soddisfare le ambizioni geopolitiche della dirigenza della Federazione Russa, spinta da fantasiose e discutibili considerazioni storiche, è un cinico tradimento della loro memoria.

     Noi rispettiamo l’ordinamento statale ucraino, che si regge su istituzioni democratiche realmente funzionanti. Comprendiamo la scelta europea dei nostri vicini. Siamo convinti che tutti i problemi nelle relazioni tra i nostri paesi possono essere risolti in modo pacifico.

     Scatenando la guerra, la Russia si è condannata all'isolamento internazionale, ad una condizione di paese-paria. Ciò significa che noi, ricercatori, non saremo più in grado di svolgere normalmente il nostro lavoro. Del resto, è impensabile portare avanti ricerche scientifiche senza la piena cooperazione con i colleghi degli altri paesi. L'isolamento della Russia nel mondo significherà aggravare ulteriormente il degrado culturale e tecnologico del nostro Paese, nella totale assenza di prospettive positive. La guerra con l'Ucraina è un passo nel vuoto.

     Ci amareggia vedere come il nostro Paese, che diede un contributo decisivo alla vittoria sul nazismo, fomenti oggi una nuova guerra nel continente europeo. Esigiamo l’immediata cessazione di tutte le operazioni militari dirette contro l'Ucraina. Esigiamo il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dello Stato ucraino. Esigiamo la pace per i nostri paesi.

martedì 21 dicembre 2021

La ragion di Pitagora

https://drive.google.com/file/d/1cfIo0RaiL_eIqdbcMzvrLFRC4r6H2NK2/view?usp=sharing 

Per gli appassionati di geomanzia, un'antica arte divinatoria, ritrovata in un codice di Firenze del 1200

lunedì 20 dicembre 2021

GASPARE BRESCIA LAVORA ALLA STATUA DI PITAGORA

https://fb.watch/a0784udIzG/ 

PREGHIERA ALLA MONACHELLA DI SAN BRUNO

    Preghiera alla Beata Mariantonia Samà (1875-1953)

detta Monachella di San Bruno

Nata, vissuta e morta a Sant’Andrea Jonio (CZ)

____________

 O Beata Mariantonia,

Tu sola donavi un lettuccio e una cena nel tuo povero alloggio alla mendicante forestiera che aveva perso l’uso delle gambe e si trascinava per le vie del paese su mani e ginocchia.

 Tu non volesti andare a vivere con le Suore Riparatrici per non abbandonare le molte persone che a te venivano per conforto, infondendo speranza a quanti emigravano o partivano in guerra.

 Noi ti preghiamo, aiuta i migranti respinti e maltrattati mentre cercano una terra che li accolga. Col tuo cuore di donna calabrese corri in aiuto a quelli che fuggono da guerre, miseria, persecuzioni e tendi pietosa la tua mano a quelli che annegano in mare.

A Te, che vivesti una vita umanamente impossibile bloccata a letto per sessanta anni, noi Ti chiediamo che cessino inimicizie e guerre e tutti i popoli si riconoscano in una sola famiglia umana.  Così sia.

 Salvatore Mongiardo

Dicembre 2021

martedì 30 novembre 2021

Rosalba Petrilli - Proposta di un esame genetico dei Lacini

https://drive.google.com/file/d/13o-Ri1re6DF8Akj5CE4Sa-JpNAuigKui/view?usp=sharing 

La biologa Rosalba Petrilli si riallaccia al documento di Salvatore Mongiardo:

https://drive.google.com/file/d/1UPK0mePn_YYUdf0nvBDpbd48V74HCyxg/view?usp=sharing



venerdì 29 ottobre 2021

VERSIONE CORRETTA DEL PADRE NOSTRO

Versione corretta del Padre Nostro

              Il pane quotidiano che Gesù chiede al Padre mi è sembrato recentemente una ripetizione in quanto egli chiedeva oggi il pane quotidiano. Ho guardato il testo originario greco del vangelo di Matteo e la parola quotidiano non esiste: al suo posto c’è il termine epìousion, che deriva da epì, sopra, e ousìa, sostanza. Gesù insegnava dunque a chiedere un pane soprassostanziale. Ho guardato poi la Vulgata, la traduzione di San Gerolamo, vir trilinguis che conosceva latino, greco ed ebraico, e con mia sorpresa ho visto che egli tradusse arton epiousion in panem supersustantialem. Cosa sia questo pane soprassostanziale ce lo spiega Gesù stesso nel vangelo di Giovanni (6, 26-41) dopo l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ai discepoli difatti insegnava:  

Avete mangiato dei pani e siete stati saziati… Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà… il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo e dà vita al mondo... Io sono il pane disceso dal cielo.

              La Chiesa nei secoli ha cambiato quel termine in quotidiano forse perché di facile comprensione o forse anche per dare speranza alle turbe di affamati. Non era comunque quello che insegnava Gesù, il quale ben comprendeva la fame fisica, tanto che faceva miracoli per saziare gli affamati, ma ricordava che era più importante ottenere quel pane divino, cibo dell’anima o panis angelicus secondo San Tommaso d’Aquino, che consisteva nel fare la volontà di Dio.

              Con la recente modifica della preghiera voluta da Papa Francesco, non c’è più l'invocazione a Dio 'non indurci in tentazione' ma 'non abbandonarci alla tentazione'. Quella modifica sarebbe stata resa necessaria "per una fedeltà alle intenzioni espresse dalla preghiera di Gesù e all'originale greco". Questa affermazione è errata perché l’originale greco è: καὶ μὴ εἰσενέγκῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν (ke me eisenegkes imas ei peirasmon) giustamente tradotta da San Gerolamo: et ne nos inducas in tentationem. Non indurci è la traduzione corretta di me eisenegkes imas, seconda persona del congiuntivo aoristo secondo con valore esortativo negativo del verbo eisfero, indurre, condurre, portare in. Per il greco il Papa farebbe bene a consultare, come ho fatto io, il Prof. Enrico Armogida.

Un’altra discrepanza tra l’insegnamento di Gesù e quello della Chiesa si trova nella dottrina sul regno dei cieli o regno di Dio. Gesù disse (Luca 17,21): Il regno di Dio è dentro di voi (E basileia tou Theou entos ymon estin). In greco entos significa dentro, all'interno o nell'interiorità. San Gerolamo lo conferma scrivendo che il regno è intra vos, dentro di voi. Invece, diverse traduzioni italiane scrivono: il regno di Dio è in mezzo a voi, una traduzione fuorviante, perché Gesù parla del cuore, dell’anima e del sentire della persona.  

Salvatore Mongiardo

29 ottobre 2021

giovedì 24 giugno 2021

PRIMA VENUTA DI PITAGORA A CROTONE

 

Intorno al 1200 d. C. il medico e bibliografo Ibn Abi Usaybi redasse a Damasco un riassunto in arabo della Vita di Pitagora di Porfirio. In essa si legge quanto segue della prima venuta di Pitagora col padre Mnemarco a Crotone:

Quando di lì (Samo) viaggiò alla volta di Crotone, prese con sé Pitagora perché lì si divertisse; infatti, l’Italia era molto salubre e fertile, e si narra che Pitagora solo a causa della sua bellezza, che aveva visto per la prima volta, sia ritornato lì e si sia stabilito.

Un altro dato interessante che conferma la mia ricostruzione degli anni di vita di Pitagora, è l’affermazione che egli lasciò Samo per Crotone all’età di sessant’anni.

Salvatore Mongiardo

24 giugno 2021

venerdì 28 maggio 2021