https://drive.google.com/file/d/1r6BbazrjrQHQV1PZo-gELRWL0kV3CiqR/view?usp=sharing
sabato 13 luglio 2024
lunedì 1 luglio 2024
IL TEMPO GIUSTO
Il tempo giusto
La mia conoscenza dei luoghi e dei fatti di Squillace risale agli
anni 1954 e 1955, tra i dodici e i tredici anni della mia età, passati in quel
seminario vescovile. Il seminario di Squillace era stato fondato nel 1565 per
opera del cardinale Guglielmo Sirleto, grande amico di San Carlo Borromeo, che
a Roma era stato suo allievo e che lo ammirava per la sua grande cultura di
latino, greco ed ebraico, ma più ancora per la sua vita integerrima, il fervore
nella preghiera e lo spirito di carità verso i poveri. Guglielmo era originario
di una buona famiglia calabrese di Guardavalle, comune della fascia jonica
compreso allora nella diocesi di Squillace. San Carlo aveva sostenuto Sirleto
in tre conclavi, caldeggiando senza successo la sua elezione a papa. Per
onorare quell’amicizia, suo nipote Fabrizio Sirleto, vescovo di Squillace,
volle dedicargli una mastodontica chiesa adiacente al loro palazzo in
Guardavalle. Ma non ci fu cifra bastante per portare a compimento quell’opera
iniziata intorno al Milleseicento.
In seguito incontravo immancabilmente il cardinale Sirleto
indagando l’origine del calendario gregoriano. Anzi, incontravo sempre dei
calabresi quali ideatori e promotori della riforma gregoriana: il professore di
medicina e astronomo Luigi Lilio di Cirò, suo fratello Antonio e un altro
calabrese di Tropea, il cardinale Vincenzo Lauro. La mia ipotesi era che in
Calabria si era sviluppata un’attenzione al problema del tempo giusto già all’epoca di Cassiodoro, il quale aveva costruito
orologi ad acqua e aveva scritto anche un trattato sull’argomento. Cassiodoro
inoltre aveva frequentato a Roma Dionigi il Piccolo, il monaco siriano che fissò
l’anno di nascita di Gesù con un errore di pochi anni, monaco che egli
frequentò a Roma e che forse venne a trovarlo a Squillace.
Il problema del tempo sarebbe stato poi ripreso da Barlaam il
Calabro di Seminara, maestro nel Milletrecento di greco e latino di Petrarca e
di Boccaccio a Firenze. Barlaam aveva elaborato uno schema complesso per
calcolare la data della Pasqua, forse sviluppato poi a fondo dai due fratelli
Lilio. Con l’appoggio del cardinal Sirleto, Bibliotecario di Santa Romana
Chiesa, il nuovo calendario aveva superato l’esame di tutti i dotti, fu promulgato
da Papa Gregorio XIII nel 1582 ed è ora adottato in tutto il mondo. Più di una
volta avevo pensato che in Calabria ci doveva essere un gigantesco deposito di
energie mentali se aveva potuto dare al mondo l’Italia, la Magna Grecia e il
tempo giusto.
Salvatore Mongiardo, 30 giugno 2024
giovedì 20 giugno 2024
DISCORSO PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI 2024
Discorso per la Distruzione di tutte le armi
Crotone, 16 giugno 2024, presso MOSMODE
Care Amiche e cari Amici,
O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI O LE ARMI DISTRUGGERANNO
NOI.
L’umanità e il pianeta intero
corrono il grave rischio di una catastrofe nucleare inimmaginabile. Ciò
dimostra che tutte le ideologie, le religioni e i governi succedutisi nella
storia hanno fallito nel dare la felicità alle persone e la pace al mondo: quel
modello maschilista e patriarcale che oggi è pericoloso più che mai.
L’umanità
intera è schiava e triste. Schiava della paura delle guerre e della finanza che
destina cifre ingenti agli armamenti e ai fondi di investimento, invece di
darle ai popoli. Triste perché tutte le guerre hanno portato alla morte milioni
e milioni di persone che hanno perso figli, fratelli, padri, mariti e
soprattutto madri, le quali sopravvivono come morte viventi quando i loro figli
sono uccisi. Un velo nero di tristezza si steso sull’umanità negli ultimi millenni,
un velo che ha spento il piacere e la gioia di vivere.
Non
sono liberi gli stati Uniti, dove il Congresso, che si proclama culla della
libertà, blocca qualunque legge che proibisca il possesso di armi ai privati.
Dal 1946 al 2023 gli omicidi commessi negli Stati Uniti con armi di fuoco sono
stati 1.115.000 (un milione cento quindicimila), 28.000 (venti otto mila) solo nel
2023. Non sono liberi gli abitanti della Russia, mandati a morire in guerre di
conquiste antistoriche, Russia che dai tempi di Stalin e ancora oggi esporta in
tutto il mondo i fucili mitragliatori kalashnikov con il mutuo consenso degli
altri stati.
L’umanità
è tenuta schiava da una finanza che ha perso ogni controllo e da una cultura di
economisti incapaci, i quali non hanno mai riconosciuto che viviamo da sempre in
una perpetua economia di guerra, la quale tra armi, arsenali, danni e
ricostruzioni ha divorato capitali immensi. Distruggere le armi vuol dire dare
alle persone la vera libertà e la gioia di vivere nell’abbondanza, perché oggi
la tecnica e le risorse finanziarie possono assicurare a tutti una vita felice in
un mondo in pace. Desidero ripeterlo:
PIU’ UN SOGNO SEMBRA IMPOSIBILE,
PIU’ È DESTINATO A REALIZZARSI.
Unitevi a noi in questo
sommovimento universale delle coscienze, la più bella di tutte le avventure
umane. Evoè.
Salvatore Mongiardo
18 giugno 2024
lunedì 17 giugno 2024
mercoledì 5 giugno 2024
O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI...
NUOVA SCUOLA PITAGORICA
GIORNATA MONDIALE PER LA DISTRUZIONE DI
TUTTE LE ARMI
DOMENICA 16 GIUGNO 2024 ALLE ORE 11
CROTONE - Località San Giorgio, Via
Fiume Esaro, 34
O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI O LE ARMI
DISTRUGGERANNO NOI
Care
Amiche e cari Amici,
Senza armi non si possono
fare le guerre, e allora dobbiamo distruggere tutte le armi, perché siamo
stanchi di vivere sotto l’incubo della devastazione e con scarsi mezzi: con le
immense risorse destinate alle armi potremmo condurre tutti la vita gratis. Quest’anno l’incontro
si terrà presso gli stabilimenti della ditta di rottamazione metalli MOSMODE, dove simbolicamente
distruggeremo armi giocattolo al grido di: Basta
armi, basta guerre! Con quell’incontro
intendiamo iniziare un
sommovimento delle coscienze per il raggiungimento della pace nel mondo, il più
grande sogno di tutti i tempi. Noi siamo convinti che più un sogno sembra impossibile, più è destinato a realizzarsi. Non
è un caso che questo sommovimento parta dalla Calabria, da millenni custode
dell’utopia, che ora vogliamo realizzare per una vita felice. Saremo tutti
accolti festosamente dal
Bue di Pane Pitagorico, simbolo della
fine di ogni violenza
Per poter preparare
adeguatamente il buffet offerto da MOSMODE, vi chiediamo di confermare la vostra
presenza alla nostra socia Vanessa Cardamone:
+39 338 959 8164.
Marco Tricoli, Presidente;
Salvatore Mongiardo, Scolarca;
Rosa Brancatella,
Consigliere; Gaspare Brescia, Direttore Artistico.
5 giugno 2024. Evoè!
giovedì 23 maggio 2024
PROMEMORIA DISTRUZIONE ARMI
NUOVA SCUOLA
PITAGORICA
PROMEMORIA
GIORNATA
MONDIALE PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI
DOMENICA 16
GIUGNO 2024 ALLE ORE 11
CROTONE -
Località San Giorgio, Via Fiume Esaro, 34
Care Amiche e cari Amici,
fervono i preparativi per l’incontro
del 16 giugno 2024 a Crotone, per il quale sollecitiamo la vostra presenza. Senza
armi non si possono fare le guerre, e allora dobbiamo distruggere le armi,
perché siamo stanchi di vivere sotto l’incubo della devastazione e con scarsi
mezzi: le immense risorse destinate alle armi potrebbero permettere la vita gratis a tutti. Quest’anno 2024
l’incontro si terrà presso gli stabilimenti della ditta di rottamazione metalli
MOSMODE, dove simbolicamente distruggeremo
con un martello su un’incudine armi giocattolo al grido di: Basta armi, basta guerre! Quell’incontro segna l’inizio di un sommovimento delle
coscienze per il raggiungimento della pace nel mondo. È giunto il tempo che
quel sogno diventi realtà: noi siamo convinti che più un sogno sembra impossibile, più è destinato a realizzarsi. Non
è un caso che questo sommovimento mondiale delle coscienze parta dalla
Calabria, da millenni custode dell’utopia, che ora vogliamo realizzare per una
vita felice in una nuova civiltà.
Non vogliamo più la guerra,
Non vogliamo più la morte,
Pace e vita noi vogliamo,
Amicizia noi vogliamo e libertà.
Non importa chi tu sei,
Non importa in chi tu credi,
Sempre uniti noi vivremo
Senza odio, genocidi e crudeltà.
Ci accoglierà il Bue di Pane Pitagorico, simbolo della
fine di ogni violenza, preparato dal Maestro Gaspare Brescia, Direttore
Artistico della Nuova Scuola Pitagorica.
Evoè!
Salvatore Mongiardo, 24 maggio 2024
venerdì 10 maggio 2024
O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI...
O NOI DISTRUGGIAMO LE ARMI O LE ARMI DISTRUGGERANNO NOI
Le guerre di Ucraina e Medio Oriente minacciano una
spaventosa terza guerra mondiale e finora si sono dimostrati vani tutti gli
sforzi per farle cessare. Politici, organizzazioni internazionali e religioni
sono stati incapaci di eliminare le guerre che affliggono l’umanità da
cinquemila anni: prima non era così. Nessuna corrente di pensiero o di governo
ha risolto il problema dei conflitti, e perciò noi proponiamo la distruzione degli
strumenti con cui si fanno le guerre: le armi.
È un dovere morale di tutti unirci in questo
sommovimento mondiale per attuare la pace. Finora non abbiamo avuto
finanziamenti da governi o istituzioni, ma solo dai nostri soci. Ovviamente
questi sono poca cosa per espandere nel mondo questo sommovimento che mira alla
salvezza dell’umanità, e perciò ti chiediamo di aiutarci non solo firmando per
il 5 per mille alla Nuova Scuola Pitagorica con codice fiscale 91053740790
(vedi sotto), ma anche donandoci un contributo immediato per le iniziative in
corso versando con pay pal, carta di credito o bonifico bancario.
Grazie a nome dell’umanità.
Banca Etica
C/c intestato a Nuova Scuola Pitagorica
IBAN: IT60S0501803200000012270435
Dall'estero codice BIC/SWIFT: ETICIT22XXX
SALVATORE MONGIARDO, 10 MAGGIO 2024
giovedì 2 maggio 2024
venerdì 26 aprile 2024
sabato 20 aprile 2024
venerdì 29 marzo 2024
AUGURI PASQUA 2024
S. MONGIARDO - AUGURI DI PASQUA 2024
Care Amiche e cari Amici,
faccio
a voi tutti un sincero augurio di pace in quest’anno che vede il mondo
dilaniato da conflitti che possono portare a una terza e spaventosa guerra
mondiale. Pitagora spese tutta la vita a lottare contro l’animo violento,
guerrafondaio e competitivo dell’uomo. Gesù risorto apparve agli apostoli e li
salutò più volte dicendo: Pace a voi.
Prima e dopo di lui, le moltitudini hanno agognato la pace, ma la storia invece
ci mostra che negli ultimi seimila anni l’umanità ha vissuto tra guerre,
stermini e stragi di ogni genere. Noi rifiutiamo con decisione questa orrenda
realtà, anche se finora non sono stati ben chiariti i motivi del perché di tanta
violenza, e tutti gli sforzi di filosofi, profeti e capi religiosi non hanno
portato alla pace desiderata.
La
Nuova Scuola Pitagorica ha come scopo principale quello di vincere la violenza,
una speranza che potrebbe andare delusa se non eliminiamo gli strumenti delle
guerre: le armi. Mai come oggi tutti gli stati hanno avuto tante armi e corrono
a produrne di nuove e più potenti. Per fermare questa folle corsa, faremo un
raduno di cui vi daremo in seguito maggiori dettagli:
GIORNATA
MONDIALE PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE ARMI
DOMENICA 9
GIUGNO 2024 ALLE ORE 11
CROTONE -
Località San Giorgio, Via Fiume Esaro, 34.
L’incontro
si terrà presso gli stabilimenti della ditta di rottamazione metalli MOSMODE,
dove distruggeremo armi simboliche al grido di: Basta armi, basta guerre!
È
importante la partecipazione di ognuno, promuovendo anche incontri simili in
posti a voi vicini, possibilmente nella stessa data. Tutte le armi, tutti gli
eserciti e tutte le guerre sono state fatte dai maschi: perciò è indispensabile
che intervenga il materno per cambiare il mondo. I valori materni sono per
natura destinati a favorire e proteggere la vita in ogni circostanza e perciò
le donne non hanno mai fatto armi, eserciti e guerre. Questo appello viene
dalla Calabria, terra che non ha mai fatto guerre a nessun popolo, ma ha subito
venti invasioni e occupazioni straniere, la stessa terra dove Pitagora assegnò
alle donne maggiore dignità dei maschi e le coinvolse nella creazione di una
società felice e in pace. Evoè.
Salvatore Mongiardo
Scolarca della Nuova Scuola
Pitagorica
29 marzo 2024
EASTER GREETINGS 2024
Dear Friends,
I wish you all a sincere wish for peace in this year that sees the world
torn apart by conflicts that may lead to a third and frightening world war.
Pythagoras spent his whole life struggling against the violent, warmongering
and competitive soul of man. The risen Jesus appeared to the apostles and
greeted them several times saying, Peace be with you. Before and after him,
multitudes have yearned for peace, but history instead shows us that for the
past six thousand years humanity has lived amid wars, extermination and
massacres of all kinds. We firmly reject this horrendous reality, even though
so far the reasons why so much violence has occurred have not been well
understood, and all the efforts of philosophers, prophets and religious leaders
have not led to the desired peace.
The New Pythagorean School's main goal is to overcome violence, a hope
that may be dashed if we do not eliminate the instruments of wars: weapons.
Never before have all states had so many weapons and are rushing to produce new
and more powerful ones. To stop this mad rush, we will hold a rally of which we
will give you more details later:
WORLD DAY FOR THE DESTRUCTION OF ALL WEAPONS
SUNDAY, JUNE 9, 2024 AT 11 A.M.
CROTONE - Località San
Giorgio, Via Fiume Esaro, 34.
The meeting will be held at the facilities of the MOSMODE metal
scrapping company, where we will destroy symbolic weapons to the cry of: No
more weapons, no more wars!
Everyone's participation is important, including promoting similar
meetings in places near you, possibly on the same date. All weapons, all armies
and all wars have been made by males: therefore, it is imperative that the
maternal intervene to change the world. Maternal values are by nature meant to
foster and protect life in all circumstances and therefore women have never
made weapons, armies and wars. This call comes from Calabria, a land that has
never made wars on any people, but has suffered twenty foreign invasions and
occupations, the same land where Pythagoras assigned women greater dignity than
males and involved them in creating a happy and peaceful society. Evoè.
Salvatore Mongiardo
Schoolmaster of the New Pythagorean School
March 29, 2024
domenica 10 marzo 2024
giovedì 7 marzo 2024
FESTA DELLA DONNA 2024
Partecipo con tutta l’anima a questa festa ricordando il pensiero dominante mio e della Nuova Scuola Pitagorica: la salvezza dell’umanità è nelle mani della donna, la quale non ha mai fatto guerre né stragi. La donna è madre e aiuta e protegge la vita in ogni situazione. Il maschio assale, uccide e distrugge come ha fatto negli ultimi sei mila anni. Noi uomini dobbiamo aiutare le donne a recuperare la coscienza del loro alto destino: le donne devono prendere le redini del mondo non per fare quello che gli uomini fanno e hanno fatto, ma per infondere la cultura materna in ogni situazione. Se l’animo del maschio non si unirà all’ETERNO FEMMININO, l’umanità non avrà mai pace. Come fiori per la festa mando il link del mio libro in italiano e inglese con la poesia finale: PENSIERI D’AMORE. Evoè!
MI DIMETTO DA MASCHIO
https://drive.google.com/file/d/15VxVN0mM_3yWx7SE7G7cQTyZV5AY4BFg/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/1u6FxXP5TBt_vs6b2_q-wBlBRLI544Bb-/view?usp=sharing
Salvatore Mongiardo, 8 Marzo 2024
giovedì 22 febbraio 2024
domenica 4 febbraio 2024
martedì 23 gennaio 2024
DOMENICO CUNSOLO
LE PIU' BELLE CANZONI D'AMORE:
1. STIMA; 2. LA VITA E' COME UN FIORE; 3. MARIA SPLENDE; 4. MERAVIGLIOSA;
5: CALABRIA SPLENDE; 6: IL MARE FA PARTE DELL'AMORE;
7. COSA E' LA VITA; 8: TATTO REALE; 9: ROSA D'AMORE; 10: IL NOME DI DIO.
https://drive.google.com/file/d/1RImLo0Ov-kYksXwmz_ddx70sIgC0TZ0c/view?usp=sharing
giovedì 11 gennaio 2024
lunedì 8 gennaio 2024
giovedì 4 gennaio 2024
venerdì 29 dicembre 2023
sabato 23 dicembre 2023
domenica 10 dicembre 2023
giovedì 30 novembre 2023
lunedì 27 novembre 2023
venerdì 24 novembre 2023
domenica 19 novembre 2023
giovedì 16 novembre 2023
lunedì 13 novembre 2023
venerdì 10 novembre 2023
sabato 4 novembre 2023
martedì 31 ottobre 2023
lunedì 30 ottobre 2023
domenica 29 ottobre 2023
sabato 21 ottobre 2023
venerdì 13 ottobre 2023
TRIVELLATE ME!
TRIVELLATE ME!
Sono Pitagora, vivo e abito da molti secoli
con mia moglie Teano a Capo Lacinio, una delle terre lacine intrise di miele e
di etica universale.
Provengo dal cosmo e fui destinato a questa
terra di Calabria che diede vita alla Prima italia.
Trivellate me e troverete una sorgente
inesauribile di sapienza per cambiare questo mondo che va in rovina.
Gaspare Brescia
13 ottobre 2023
martedì 10 ottobre 2023
lunedì 9 ottobre 2023
martedì 3 ottobre 2023
I FICHIDINDIA
I FICHIDINDIA
L’autunno
mi invita a passeggiate in campagna, dove abbondano le piante di ficodindia
cariche di frutti maturi che nessuno più raccoglie. Sant’Andrea ha tantissime
di quelle piante arrivate dal Messico, che non hanno bisogno di nessuna cura,
offrono frutti abbondanti e squisiti, e crescono soprattutto in terreni
scoscesi o poco adatti ad altre colture, in andreolese scorciatini, parola che, secondo l’Armogida, indica piccoli appezzamenti di terreni di scarso
valore. Ai tempi che furono, era un rito per noi ragazzini farsi con della
latta un coltello per ficodindia. Ora li guardo e passo oltre, ma mi sembra che
le piante mi rimproverino così: Nemmeno tu ci vuoi più? Facciamo ancora quei
frutti squisiti, quelli verdi o rossi che a te tanto piacevano…Accelero il
passo per non farmi vincere dalla nostalgia, e ricordo le basse piante di agazzari, l’artemisia campestre, con la
quale facevamo scope rudimentali da passare sui frutti prima di raccoglierli per
toglierne le spine.
A volte qualcuna di quelle
minutissime spine entrava negli occhi: il bruciore era forte, ma nessun dramma.
Bastava passare da mia zia Antinisca Ranieri, che abitava la casa a destra del
Muretto di Sofia, sua madre e mia bisnonna. La zia era maestra nel togliere
quelle spine con garbo senza chiedere nessun compenso. Apriva una scatolina
nella quale conservava una lanuggine di seta grezza, quella che univa i bozzoli
prima della loro bollitura per ricavarne la seta. La passava all’interno
dell’occhio, le spine vi si attaccavano e la zia mandava la persona guarita a
sciacquare il viso alla vicina fontana pubblica.
L’altro giorno passeggiavo nelle
colline della località Incenso, e mi
sedetti a guardare il mare con i riflessi blujonici che tanto amo. Mi venne
allora una fantasia. Non era più tempo di rudimentali coltelli di latta, ci
voleva un attrezzo adatto, ben forgiato e con un’asta per raccogliere quei
frutti. Ci voleva un’alabarda come quella delle guardie svizzere del papa,
dotata di una punta per bucare la pala, un gancio per tirarla e il taglio per tagliare
la pala e sbucciare il frutto. Ma come fare per averne una? Escluso che le
guardie me la dessero, bisognava arrivare al papa, al quale chiederla senza
possibilità di rifiuto. Alle prossime elezioni presidenziali, se io fossi
eletto presidente, riserverei la prima visita al papa e in quell’occasione gli
chiederei un’alabarda: il santo padre con un largo sorriso direbbe alla guardia
di consegnarmela.
Intanto, le piante di ficodindia
possono continuare il loro ciclo di nascita, morte e rinascita dalle loro pale
cadute a terra, e i frutti non raccolti possono fare sogni spinosi ma
tranquilli al sole temperato d’autunno.
Salvatore Mongiardo
3 ottobre 2023
venerdì 29 settembre 2023
giovedì 14 settembre 2023
venerdì 8 settembre 2023
martedì 5 settembre 2023
venerdì 25 agosto 2023
venerdì 11 agosto 2023
giovedì 10 agosto 2023
lunedì 24 luglio 2023
venerdì 7 luglio 2023
martedì 27 giugno 2023
sabato 24 giugno 2023
giovedì 22 giugno 2023
lunedì 19 giugno 2023
martedì 13 giugno 2023
mercoledì 24 maggio 2023
venerdì 19 maggio 2023
sabato 13 maggio 2023
martedì 9 maggio 2023
domenica 7 maggio 2023
giovedì 4 maggio 2023
PREPACORE DI SAMO-RC
PRECACORE, CREPACORE O PREPACORE?
Domenica 23 aprile 2021 volevo
visitare le rovine di quel suggestivo villaggio, distrutto da un grande
terremoto, in seguito al quale la popolazione si trasferì nella vicina Samo, in
provincia di Reggio Calabria. La mia schiena non mi ha consentito di arrivare, assieme
agli amici camminatori di Calabriando, fino ai suggestivi ruderi posti su un’altura
che gode di una grande visuale. Ho cercato di capire l’origine dei due nomi
attribuiti a quel posto, ma nessuno di essi mi sembra corretto. Con una piccola
ricerca credo di aver risolto l’enigma. In greco antico il nome doveva essere PREPACORE, formato da prepo, essere bene in vista, e core, che significa paese, quindi paese bene in vista.
Salvatore Mongiardo
4 maggio 2023
martedì 18 aprile 2023
lunedì 17 aprile 2023
domenica 16 aprile 2023
sabato 8 aprile 2023
venerdì 17 marzo 2023
lunedì 13 marzo 2023
giovedì 2 marzo 2023
giovedì 23 febbraio 2023
mercoledì 22 febbraio 2023
lunedì 13 febbraio 2023
sabato 4 febbraio 2023
venerdì 3 febbraio 2023
domenica 22 gennaio 2023
domenica 8 gennaio 2023
lunedì 2 gennaio 2023
sabato 31 dicembre 2022
giovedì 22 dicembre 2022
giovedì 15 dicembre 2022
martedì 6 dicembre 2022
sabato 3 dicembre 2022
ANNIBALE A CAPO LACINIO
Annibale lasciò Taranto dopo il 209 a. C. e si diresse verso Crotone, dove si accampò a lungo a Capo Lacinio, da dove rientrò a Cartagine nel 203 a. C. Nel suo viaggio perse il suo elefante, l'unico fino allora sopravvissuto, che forse lui volle ricordare col monumento che esiste ancora a Campana.
https://drive.google.com/file/d/1EPZW-6XYwnMTydHCX5vn5QDb62Eqqp2d/view?usp=sharing
venerdì 2 dicembre 2022
venerdì 18 novembre 2022
lunedì 14 novembre 2022
domenica 13 novembre 2022
lunedì 7 novembre 2022
venerdì 4 novembre 2022
lunedì 31 ottobre 2022
giovedì 20 ottobre 2022
lunedì 17 ottobre 2022
mercoledì 28 settembre 2022
POESIE DI VITO MAIDA
POESIE DI VITO MAIDA
Riporto quattro poesie dell’amico e grande poeta Vito Maida,
morto nel 2005, che ho ritrovato da lui manoscritte per me nel settembre del
2003.
SETTEMBRE
A settembre
restano pochi fichi da raccogliere
e molte ore
da fare in solitudine.
Sono passati i giorni,
una stagione,
e nessuno viene più
nell’orto del vicino,
dove l’uva è matura,
le pannocchie sono alte,
e le zucche sono sparse sul sentiero
come lettere gialle non spedite.
SCRIVERE
Scrivere è un privilegio,
una fortuna,
fossi un cerchio di luna,
in ogni tasca mi farei trovare.
IL VIAGGIO
Nel viaggio si consuma l’incertezza,
e più della partenza e dell’arrivo
conta la strada,
e un pezzo di specchio per tornare.
I TEOLOGI
Hanno teste luminose
I teologi,
luce su luce vanno avanti
a comporre, sulla terra,
l’agenda di Dio.
Salvatore Mongiardo, 28 settembre 2022
venerdì 16 settembre 2022
lunedì 29 agosto 2022
domenica 28 agosto 2022
sabato 27 agosto 2022
venerdì 19 agosto 2022
martedì 16 agosto 2022
sabato 6 agosto 2022
mercoledì 3 agosto 2022
sabato 30 luglio 2022
lunedì 25 luglio 2022
sabato 23 luglio 2022
martedì 5 luglio 2022
mercoledì 29 giugno 2022
sabato 25 giugno 2022
martedì 7 giugno 2022
mercoledì 18 maggio 2022
domenica 8 maggio 2022
venerdì 29 aprile 2022
giovedì 21 aprile 2022
sabato 16 aprile 2022
mercoledì 6 aprile 2022
martedì 5 aprile 2022
sabato 2 aprile 2022
martedì 29 marzo 2022
domenica 27 marzo 2022
martedì 22 marzo 2022
lunedì 14 marzo 2022
giovedì 10 marzo 2022
martedì 8 marzo 2022
venerdì 4 marzo 2022
giovedì 3 marzo 2022
lunedì 28 febbraio 2022
sabato 26 febbraio 2022
INVASIONE UCRAINA
INVASIONE UCRAINA
L'appello di questi professori e ricercatori russi è molto coraggioso. Vi giro il messaggio ricevuto da una collega Unical ...
giovedì 17 febbraio 2022
mercoledì 9 febbraio 2022
domenica 6 febbraio 2022
sabato 5 febbraio 2022
giovedì 3 febbraio 2022
giovedì 27 gennaio 2022
martedì 25 gennaio 2022
lunedì 17 gennaio 2022
giovedì 6 gennaio 2022
martedì 4 gennaio 2022
lunedì 3 gennaio 2022
domenica 2 gennaio 2022
domenica 26 dicembre 2021
giovedì 23 dicembre 2021
martedì 21 dicembre 2021
La ragion di Pitagora
https://drive.google.com/file/d/1cfIo0RaiL_eIqdbcMzvrLFRC4r6H2NK2/view?usp=sharing
Per gli appassionati di geomanzia, un'antica arte divinatoria, ritrovata in un codice di Firenze del 1200
lunedì 20 dicembre 2021
PREGHIERA ALLA MONACHELLA DI SAN BRUNO
Preghiera alla Beata Mariantonia Samà (1875-1953)
detta
Monachella di San Bruno
Nata,
vissuta e morta a Sant’Andrea Jonio (CZ)
____________
O Beata Mariantonia,
Tu sola
donavi un lettuccio e una cena nel tuo povero alloggio alla mendicante
forestiera che aveva perso l’uso delle gambe e si trascinava per le vie del
paese su mani e ginocchia.
Tu non volesti andare a vivere con le Suore Riparatrici per non abbandonare le molte persone che a te venivano per conforto, infondendo speranza a quanti emigravano o partivano in guerra.
Noi ti preghiamo, aiuta i migranti respinti e maltrattati mentre cercano una terra che li accolga. Col tuo cuore di donna calabrese corri in aiuto a quelli che fuggono da guerre, miseria, persecuzioni e tendi pietosa la tua mano a quelli che annegano in mare.
A Te, che vivesti una vita umanamente impossibile bloccata a letto per sessanta anni, noi Ti chiediamo che cessino inimicizie e guerre e tutti i popoli si riconoscano in una sola famiglia umana. Così sia.
Salvatore Mongiardo
Dicembre 2021
domenica 19 dicembre 2021
venerdì 17 dicembre 2021
mercoledì 15 dicembre 2021
domenica 12 dicembre 2021
venerdì 3 dicembre 2021
martedì 30 novembre 2021
Rosalba Petrilli - Proposta di un esame genetico dei Lacini
https://drive.google.com/file/d/13o-Ri1re6DF8Akj5CE4Sa-JpNAuigKui/view?usp=sharing
La biologa Rosalba Petrilli si riallaccia al documento di Salvatore Mongiardo:
https://drive.google.com/file/d/1UPK0mePn_YYUdf0nvBDpbd48V74HCyxg/view?usp=sharing
lunedì 29 novembre 2021
venerdì 26 novembre 2021
domenica 21 novembre 2021
giovedì 18 novembre 2021
sabato 13 novembre 2021
giovedì 11 novembre 2021
martedì 9 novembre 2021
domenica 7 novembre 2021
venerdì 5 novembre 2021
martedì 2 novembre 2021
venerdì 29 ottobre 2021
VERSIONE CORRETTA DEL PADRE NOSTRO
Versione corretta del Padre Nostro
Il
pane quotidiano che Gesù chiede al
Padre mi è sembrato recentemente una ripetizione in quanto egli chiedeva oggi il pane quotidiano. Ho guardato
il testo originario greco del
vangelo di Matteo e la parola quotidiano
non esiste: al suo posto c’è il termine epìousion,
che deriva da epì, sopra, e ousìa, sostanza. Gesù insegnava dunque
a chiedere un pane soprassostanziale.
Ho guardato poi la Vulgata, la traduzione di San Gerolamo, vir trilinguis che conosceva latino, greco ed ebraico, e con mia
sorpresa ho visto che egli tradusse arton
epiousion in panem
supersustantialem. Cosa sia questo pane soprassostanziale ce lo spiega Gesù
stesso nel vangelo di Giovanni (6, 26-41) dopo l’episodio della moltiplicazione
dei pani e dei pesci. Ai discepoli difatti insegnava:
Avete mangiato dei pani e siete stati saziati… Adoperatevi non per il
cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio
dell'uomo vi darà… il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal
cielo. Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo e dà vita al
mondo... Io sono il pane disceso dal cielo.
La
Chiesa nei secoli ha cambiato quel termine in quotidiano forse perché di facile comprensione o forse anche per
dare speranza alle turbe di affamati. Non era comunque quello che insegnava
Gesù, il quale ben comprendeva la fame fisica, tanto che faceva miracoli per
saziare gli affamati, ma ricordava che era più importante ottenere quel pane
divino, cibo dell’anima o panis angelicus secondo San Tommaso
d’Aquino, che consisteva nel fare la volontà di Dio.
Con
la recente modifica della preghiera voluta da Papa Francesco, non c’è più l'invocazione a Dio 'non indurci in tentazione' ma 'non abbandonarci alla tentazione'. Quella
modifica sarebbe stata resa necessaria "per una fedeltà alle intenzioni
espresse dalla preghiera di Gesù e all'originale greco". Questa
affermazione è errata perché l’originale greco è: καὶ μὴ εἰσενέγκῃς ἡμᾶς εἰς
πειρασμόν (ke me eisenegkes imas ei peirasmon) giustamente tradotta da San
Gerolamo: et ne nos inducas in
tentationem. Non indurci è la
traduzione corretta di me eisenegkes
imas, seconda persona del congiuntivo aoristo secondo con valore esortativo
negativo del verbo eisfero, indurre,
condurre, portare in. Per il greco il
Papa farebbe bene a consultare, come ho fatto io, il Prof. Enrico Armogida.
Un’altra
discrepanza tra l’insegnamento di Gesù e quello della Chiesa si trova nella
dottrina sul regno dei cieli o regno di
Dio. Gesù disse (Luca 17,21): Il
regno di Dio è dentro di voi (E basileia tou Theou entos ymon estin). In greco entos significa dentro,
all'interno o nell'interiorità. San Gerolamo lo conferma scrivendo che il
regno è intra vos, dentro di voi.
Invece, diverse traduzioni italiane scrivono: il regno di Dio è in mezzo a voi, una traduzione
fuorviante, perché Gesù parla del cuore, dell’anima e del sentire della persona.
Salvatore Mongiardo
29 ottobre
2021
sabato 16 ottobre 2021
giovedì 14 ottobre 2021
mercoledì 6 ottobre 2021
domenica 26 settembre 2021
venerdì 24 settembre 2021
mercoledì 22 settembre 2021
mercoledì 15 settembre 2021
domenica 5 settembre 2021
mercoledì 1 settembre 2021
domenica 29 agosto 2021
mercoledì 25 agosto 2021
martedì 24 agosto 2021
lunedì 23 agosto 2021
lunedì 16 agosto 2021
giovedì 12 agosto 2021
lunedì 9 agosto 2021
sabato 7 agosto 2021
lunedì 2 agosto 2021
domenica 1 agosto 2021
giovedì 29 luglio 2021
martedì 20 luglio 2021
domenica 18 luglio 2021
martedì 13 luglio 2021
lunedì 12 luglio 2021
martedì 6 luglio 2021
domenica 4 luglio 2021
giovedì 1 luglio 2021
domenica 27 giugno 2021
sabato 26 giugno 2021
giovedì 24 giugno 2021
PRIMA VENUTA DI PITAGORA A CROTONE
Intorno al 1200 d. C. il medico e
bibliografo Ibn Abi Usaybi redasse a Damasco un riassunto in arabo della Vita
di Pitagora di Porfirio. In essa si legge quanto segue della prima venuta di
Pitagora col padre Mnemarco a Crotone:
Quando di lì (Samo) viaggiò alla
volta di Crotone, prese con sé Pitagora perché lì si divertisse; infatti, l’Italia
era molto salubre e fertile, e si narra che Pitagora solo a causa della sua
bellezza, che aveva visto per la prima volta, sia ritornato lì e si sia
stabilito.
Un altro dato interessante che
conferma la mia ricostruzione degli anni di vita di Pitagora, è l’affermazione
che egli lasciò Samo per Crotone all’età di sessant’anni.
Salvatore Mongiardo
24 giugno 2021
domenica 20 giugno 2021
martedì 15 giugno 2021
giovedì 10 giugno 2021
mercoledì 9 giugno 2021
giovedì 3 giugno 2021
venerdì 28 maggio 2021
OCCUPAZIONE LONGOBARDA E DECADENZA DELLA CALABRIA
https://drive.google.com/file/d/1vasANZ0u9C9KGk4DE4Td1rjrUpY-PwDT/view?usp=sharing
RICOSTURZIONE DI UN AVVENIMENTO STORICO POCO CONOSCIUTO A OPERA DEL COMPIANTO PROF GIUSEPPE ROMA